La tutela dei minori nel web
La lotta alle storture delle informazioni via web, viaggia attraverso le sinergie istituzionali degli organi deputati alla tutela dei minori.
Si è tenuto lo scorso 27 Aprile il convegno che ha trattato il vasto tema del Cyberbullismo e della sicurezza nella navigazione sul web. In attesa che venga approvata definitivamente la legge sul Cyberbullismo, assume rilevanza l’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica relativamente a tutti quei fenomeni connessi al buon uso della rete da parte dei minori. Così, in occasione del pomeriggio di studio voluto dal presidente dell’AGIFOR, l’avv. Luciano Giacobbe, in collaborazione con il Co.Re.Com. Calabria, diversi relatori si sono confrontati a Catanzaro sul tema: “La tutela dei minori nel sistema delle telecomunicazioni ed i pericoli della rete – cyberbullismo”. Tra i partecipanti al tavolo dei lavori multidisciplinare sono intervenuti il dott. Michele Sessa, Sostituto Procuratore della Repubblica dei Minorenni di Catanzaro che ha evidenziato come la giustizia minorile sia spesso resa vulnerabile dal cattivo funzionamento della pubblica amministrazione che investe sempre meno risorse per interventi di carattere sociale; il Dott. Giuseppe Rotta, Presidente del Corecom Calabria che ha evidenziato la delicatezza della tutela dei minori nei media locali monitorando per individuare situazioni offensive nei confronti della popolazione minorile, mentre l'Avv. Rossana Greco, presidente Camera Minorile distrettuale ha evidenziato l’apporto che l’agenzia educativa ‘famiglia’ deve fornire per evitare situazioni che conducono a fenomeni negativi. A comporre il tavolo dei lavori anche la dott.ssa Genevieve Di Natale Commissario Capo e Direttore della sezione operativa del compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Calabria che ha illustrato casi concreti in cui si sono venuti a trovare ragazzi utilizzatori, in maniera distorta, delle nuove tecnologie; il Tribunale per i Minorenni era rappresentato dal giudice onorario dott.ssa Elena Aiello che ha illustrato le attività poste in essere dai giudici specializzati partendo dall’esperienza, ormai consolidata, del processo simulato ‘Ciak’ che, in un’ottica preventiva, impegna ogni anno diverse centinaia di studenti in un percorso di sensibilizzazione alla legalità.